Opinionista Politico.
Per non tradire i patti pre elettorali sottoscritti con i partiti di coalizione, tutti finalizzati a mettere sulle poltroni assessorili personaggi inadeguati a tale ruolo, ed al solo fine di rimanere sulla poltrona di sindaco, Stefano Nardi ha tradito non solo il suo elettorato, ma soprattutto la città. La prova che ha dato di se, lo colloca all'ultimo posto nell'elenco dei sindaci del dopo guerra.
Sarà mai possibile operare una sorta di “razionalizzazione” della classe politica? È così difficile individuare i candidati validi e preparati e i mestieranti della politica? Oggi, tutti criticano gli assessori, che in effetti valgono poco, anzi niente come amministratori, ma era un dato di fatto già acquisito nel primo mandato Nardi, allora perché ce li troviamo ancora tra i piedi? Perché sono ancora state affidate a costoro le sorti di Terracina?
Nessun sindaco, prima di Nardi, era mai riuscito ad incidere in modo tanto negativo sul tessuto sociale ed economico di Terracina. La città vive una situazione di stallo e di degrado che non aveva mai conosciuto, ed il mancato controllo del territorio ha facilitato il perpetrarsi di fatti criminosi, alcuni dei quali di allarmante interpretazione.
È dal 1993 che chiamiamo per gestire Terracina politicanti e non amministratori, soggetti che hanno trovato sempre la maniera di aggrovigliarsi, incapaci di formulare un piano preciso di crescita per la città. Incompetenza e clientelismo sono stati, in questi anni, i segni distintivi di due amministrazioni che, seppur diverse nella nomenclatura, sono risultate identiche nei risultati: siamo stati imbrogliati!
Tocca al sempiterno “ripescato” Golfieri, impersonare il trinariciuto (grandiosa immagine creata dal Guareschi), e leggere il “contrordine compagni, si applica l'art. 39!”
Una vergogna questo Consiglio voluto dall'opposizione e “suggerito” anche dal Prefetto, tanto che dalla sala qualcuno li apostrofa per nome: - “buffoni!” -. Il sindaco risponde con la signorilità che tutti gli riconoscono: - “ma vaffanculo!” -.
Intanto il trinariciuto non demorde, e con una faccia da prologo della rivoluzione di ottobre sillaba l'anatema: - “..da questa sera, in quest'aula torna la politica!” -. Corbezzoli, è l'ora delle decisioni irrevocabili, ma quando a dirlo è un democristiano vecchia maniera, il primo a non crederci è proprio lui, indi si siede e si vede che si è proprio piaciuto.
Nardi e Masci, se non è colpa dell'uno lo è dell'altro, e mentre vanno in giro con l'autista, la città peggiora in un crescendo esponenziale. Le promesse fatte prima, durante e dopo la campagna elettorale, sono state aria fritta, parole vuote prive di significato, tanto per dare aria ai denti; ed oggi, ogni volta che aprono bocca si esibiscono in un cazzeggio autoreferenziale travestito da impegno istituzionale, amalgamati in una centrifuga parolaia per mentire spudoratamente all'unisono.
Stacchiamo la spina a questo esecutivoA Nardi non credono più neanche i gatti che stazionano a Piazza Municipio, a Masci solo quelli di “vicolo miracoli”. Dopo sei anni che “governano” a colpi di immagine ed enunciazioni di principio, non hanno più alibi: come sindaco e city manager sono un disastro, e stanno disastrando la città.Associazioni di categoria, terzo settore, comitati civici e di quartiere, comuni cittadini, ad occhio e croce non manca nessuno, la critica è generalizzata e l'avversione verso la Giunta crescente.
Mai dire mai. Avevo giurato di non pubblicare più un mio editoriale, ed i motivi per chi mi leggeva sono noti: la scarsa propensione alla lettura di questa città, l’incoerenza di elettori che parlano bene ma razzolano male, l’ostracismo della classe politica che mal sopporta la verità, e non ultimo, i costi che bisogna sostenere per supportare un giornalino locale, che per chi non lo sapesse, sono in proporzione, almeno quattro volte superiori a quelli di un quotidiano.