30
Ott
2007
Terracina cittā a rischio
Stacchiamo la spina a questo esecutivoA Nardi non credono più neanche i gatti che stazionano a Piazza Municipio, a Masci solo quelli di “vicolo miracoli”. Dopo sei anni che “governano” a colpi di immagine ed enunciazioni di principio, non hanno più alibi: come sindaco e city manager sono un disastro, e stanno disastrando la città.Associazioni di categoria, terzo settore, comitati civici e di quartiere, comuni cittadini, ad occhio e croce non manca nessuno, la critica è generalizzata e l'avversione verso la Giunta crescente. Il perché non è più neanche da dimostrare, basta mostrarlo, basta guardare la città.Questo sindaco, questi assessori, questi consiglieri, questo city manager sono il “mucchio selvaggio”, un agglomerato di arrivismo, affarismo e clientelismo, ma non politico: vanno fermati! Che sia il Prefetto, la Magistratura o i cittadini non importa, purché vengano fermati, è ora di dire “basta”!La denuncia dell' “Antonino Caponnetto” è legittima, Terracina sta scivolando su una china pericolosa che mette a rischio il futuro della città, e bisogna reagire ora, subito, finché siamo ancora in tempo. Nardi Masci stanno assestando il colpo di grazia ad una città già duramente mortificata da otto anni di centrosinistra ed i cittadini stanchi di una qualità di vita meno che mediocre, e di vivere nell'incertezza debbono dirglielo.Questa città ha menti brillanti che possono apportare un contributo sicuramente migliore degli attuali amministratori, ma sono soffocate dal baronismo, dalla demeritocrazia che impera nei partiti, che premia l'obbedienza cieca ed ottusa e soffoca sul nascere chi mostra di saper innovare e poter mettere in piedi qualcosa di costruttivo. Pesanti colpe ricadono anche su quegli elettori che per tornaconto scommettono sempre sui soliti noti: bisogna isolarli. Se non prendiamo il coraggio a due mani e reagiamo al sistema, a governarci saranno sempre i Masella, i Golfieri, i Maragoni, vassalli interessati dei vari Nardi, Masci, Marigliani, mai persone di valore.