30
Ott
2007
La Diarchia - Nardi e Masci sono il problema non la soluzione
Nardi e Masci, se non è colpa dell'uno lo è dell'altro, e mentre vanno in giro con l'autista, la città peggiora in un crescendo esponenziale. Le promesse fatte prima, durante e dopo la campagna elettorale, sono state aria fritta, parole vuote prive di significato, tanto per dare aria ai denti; ed oggi, ogni volta che aprono bocca si esibiscono in un cazzeggio autoreferenziale travestito da impegno istituzionale, amalgamati in una centrifuga parolaia per mentire spudoratamente all'unisono.
Questi signori stanno vivendo una straripante stagione d'onnipotenza basata sul “niente”, senza aver alcun merito. Fanno e disfanno a loro piacimento. Questo va assunto qui, quella va messa lì. A Tizio prepariamo questa delibera, a Caio e chi lo fiancheggia mettiamo il veto. A Sempronio facciamo costruire lì, a Frà Cacchio da Velletri non facciamo alzare nemmeno la cuccia per il cane. Oggi faccio il city manager e domani ritorno a fare l'assessore, tanto paga Pantalone, ed il contribuente che chiacchieri pure, tanto per il 2011 qualche strada l'asfalteremo e tutti coglionati e contenti.
Ohè, opposizione che fai? E tu popolo sveglia. Ognuno si assuma le proprie responsabilità se Terracina è quella che è, e non quella che avrebbe potuto essere. Se le assumano coloro che criticano e moraleggiano in strada, ma nel segreto dell'urna si sono venduti per un piatto di lenticchie; se le assuma l'opposizione, che pontifica dai banchi ma non promuove adeguate contromisure; infine, e sono i peggiori, se le assumano quei consiglieri ed assessori di maggioranza, che pur disapprovando il nefasto duo, continuano a dar loro fiato per il misero sgabello.
Ce l'ho ancora impresso nella mente Masci, quando mordeva il freno dai banchi dell'opposizione e tuonava contro Recchia, ma lui cosa ci propone? Di Nardi invece non ricordo che abbia mai preso la parola: allora non ne aveva, ed era meglio! Sei anni che governano e tutto appare bloccato, e lo stesso dibattito pubblico è fermo sugli argomenti di sempre. L'intero Consiglio comunale è la testimonianza del vuoto, centrodestra e centrosinistra non hanno una sola idea nuova, solo idee confuse e quel che è scritto nei loro programmi è vecchio come il cucco.
Il problema di Terracina è tutto qui, nell'obsolescenza di uomini e partiti che si sono impadroniti del governo della città e si sono blindati nel Palazzo, nella cancellazione dei problemi della modernità e nella rinuncia a prenderne atto sul piano politico. Ostentano sicurezza, trasudano tracotanza, ma sono in crisi, crisi di idee, di capacità e di progettualità. Chi può scommettere sul futuro