Arraffa arraffa
Mentre gli operatori sociali piangono, dovendo tirare avanti per lunghi periodi senza stipendio, i dirigenti comunali sono perennemente in festa. Fossero solo loro. Sulla stessa scia, una poderosa armata di politucoli locali, invitta, nonostante la sua insipienza, può pasteggiare a champagne. E ne ha ben motivo, perché come il surrogato francese del nostro ottimo spumante, l'euro scorre a fiumi nelle tasche di questi privilegiati, arroganti quanto inefficienti gestori di un Comune, che è così in bolletta da trovarsi in difficoltà ad erogare 180 euro ad uno scrutatore, ma che è così ricco da miracolare con trattamenti economici scandalosi i volpini di piazza Municipio.
È dal 1993 che accade tutto ciò, responsabili due sindaci a somma zero, che per rimanere incollati alla poltrona, hanno siglato ogni genere di compromesso e di ricatto. Esiste quindi nel nostro Comune, un problema non più rinviabile: tra politici e burocrati è tutto un arraffa arraffa, dove i più furbi riescono a raggiungere la greppia, naturalmente a spese del contribuente. Siamo ormai di fronte ad un professionismo politico-burocratico che è riuscito ad attribuirsi trattamenti economici sovradimensionati in rapporto alla qualità ed ai meriti. Con tutta la buona volontà, non vedo per quali straordinarie doti di civismo, di ingegno e abnegazione al lavoro, questi “unti” da Recchia e da Nardi, debbano percepire stipendi da sei a dieci volte superiori a quelli dei loro colleghi. E con tutta l'apertura mentale e la disponibilità d'animo possibile, qualcuno mi spieghi perché sindaco ed assessori, le cui azioni combinate hanno partorito un bando d'asta del patrimonio comunale, sono ancora al loro posto.
Incredibile ciò che avviene in questa città: individui che hanno originato il più grosso buco economico nella storia di Terracina, invece di essere chiamati a rispondere del loro operato, sono al contrario gratificati con alte e remunerative cariche dirigenziali nell'amministrazione e nelle società ad essa collegate. E mentre tutto ciò accade in questa città senza reazioni, il nostro vacanziero sindaco che fa? Tra un viaggio e l'altro si copre di ridicolo con pietose argomentazioni di comodo. A chiacchiere è virtuoso e decisionista, nei fatti è amorale e senza polso, ma non gliene cale più di tanto. Tra società miste, promozioni e contratti vari, c'è posto per tutti, ed ecco bello e pronto un esercito di mercenari che si batterà come un solo uomo, casa per casa, via per via, quartiere per quartiere, con un unico obiettivo, poter dire un bel giorno: “ossequi On. Nardi”. Sarebbe il giusto traguardo per chi ci ha dato tanto, e tu, fesso di un contribuente, paga e stai zitto.
Nardi onorevole, roba da indurre all’espatrio; comunque se Terracina oggi è quella che è, e non quella che avrebbe potuto essere, ognuno si assuma le proprie responsabilità. Se le assumano coloro che criticano e moraleggiano in strada, ma nel segreto dell'urna si sono venduti per un piatto di lenticchie; se le assuma l'opposizione, che pontifica dai banchi ma non promuove adeguate contromisure; infine, e sono i peggiori, se le assumano quei consiglieri ed assessori di maggioranza, che pur disapprovando il nefasto duo Nardi/Masci, continuano a dar loro fiato per il misero sgabello.
Ho ancora negli occhi la Cdl all'opposizione, che tuonava contro la mala gestione e mordeva il freno, ed ora che è maggioranza cosa fa se non ripetere la stessa prassi di chi l’ha preceduta? Sette anni che governa e tutto appare bloccato, e lo stesso dibattito pubblico è fermo sugli argomenti di sempre. L'intero Consiglio comunale è la testimonianza del vuoto, centrodestra e centrosinistra non hanno una sola idea nuova, solo idee confuse e quel che è scritto nei loro programmi è vecchio come il cucco. Il problema di Terracina è tutto qui, nell'obsolescenza di uomini e partiti che si sono impadroniti del governo della città e si sono blindati nel Palazzo, nella cancellazione dei problemi della modernità e nella rinuncia a prenderne atto sul piano politico. Tutto è avvolto nella nebbia, limpide risultano solo le tasse.
Perché non si riesce mai a sapere l'esatto ammontare del disavanzo delle casse comunali? Se il cittadino non sa da dove si parte, non ha punti di riferimento e non può giudicare, e tutto ciò che si dice, può essere poi male interpretato. In conclusione Nardi e Masci, come sindaco e city manager non funzionano, sembrano diversi ma sono terribilmente simili, soprattutto nell'arroganza, cosicché l'uno non può integrare i limiti dell'altro. Sordi ai suggerimenti, insofferenti alle critiche, presi da un delirio di onnipotenza e dall'illusione di poter risolvere tutto da soli, stanno distruggendo Terracina. Attila avrebbe avuto molto da imparare da loro. Ostentano sicurezza, trasudano tracotanza, ma sono in crisi, crisi di idee, di capacità e di progettualità: è ora di dar loro il congedo illimitato.