Voglia di Parchi a Fondi
Fondi è la città più bucolica della provincia, eppure nel perimetro urbano non esiste un solo parco degno di questo nome, così come non esistono piste ciclabili. E sì, che fino ad un decennio fa Fondi poteva essere paragonata a Ferrara per la cultura sull’uso delle due ruote.
Altra macroscopica lacuna: la circolazione viaria, in attesa di una progettazione seria per una viabilità praticamente ferma agli anni ’60. Intorno alle otto del mattino ed alle diciotto del pomeriggio, Fondi rivela tutte le carenze derivanti da un mancato e razionale piano del traffico.
Sono nodi irrisolti da sempre, ma parchi, strade, piste ciclabili, sono servizi necessari per una decente qualità di vita. Fondi è ferma da troppo tempo, e troppo c’è da fare, e mai si comincia mai si finisce.
Si deve espropriare? Che si espropri. La visione di una città moderna deve essere inquadrata nella sua interezza, e non è difficile immaginare la Fondi del futuro, con la sua Marina, il suo Campus studentesco, il MOF riveduto e corretto in tutti i suoi aspetti, con la revisione di alcune sacche di territorio antiestetiche che ancora insistono nel centro urbano.
Inoltre c’è da valorizzare la recente scoperta archeologica di Amyclae. Quando non si producono riforme e progetti e non si espletano appieno i servizi, il cittadino è indotto a pensare che si eserciti solo potere.
Una considerazione: l'epopea del Pdl a Fondi rischia di concludersi nel modo peggiore, con una lenta e graduale implosione, in una sequenza dove sono sottolineate in rosso tanti episodi tra loro collegati.
I segni di una crisi profonda sono evidenti, e che pesa non poco, sulle scelte degli elettori, con le loro culture, i loro bacini sociali, i loro interessi.