Monti cancella la storia locale
| Il primo effetto del decreto legge sul il riordino delle Province deciso dal governo Monti è senz’altro quello di tracciare una riga su 150 anni di storia; infatti le province nascono nel 1859, prima della formazione del regno d’Italia. 31 capoluoghi cesseranno di essere chiamati tali, a questo i cittadini dovranno abituarsi annullando quel senso campanilistico proprio di tutti gli italiani, che fra l’altro non hanno ancora ben chiaro quali saranno le conseguenze sui rispettivi territori di appartenenza. Esempio: quale sarà il destino dei vari uffici pubblici: Prefetture, Questure, Commissariati, Comandi delle forze dell’ordine, Asl? Il timore che vengano cancellati posti di lavoro non è peregrino, senza contare che l’eventuale chiusura di alcune di queste strutture segnerebbe la cessazione dei rapporti di lavoro che le stesse avevano in essere con aziende private. Per quanto concerne il nostro comprensorio, ossia l’unione tra Latina e Frosinone, si registra il malumore della ciociaria che si sente penalizzata in quanto Frosinone, al contrario di Latina, ha tutti i requisiti richiesti dal governo sia per estensione territoriale che per numero di residenti. Il tema principale comunque, riguarda il futuro assetto politico che uscirà dalle elezioni che molto probabilmente si terranno nel Novembre 2013, in quanto il decreto Monti ha effetto a partire dal gennaio 2014. La nuova maxi provincia conterà più di un milione di abitanti per 124 comuni che genereranno, sommando i pil di entrambe ad oggi conosciuti, la bella cifra di oltre 24 milioni di euro, veramente non male. Il nuovo assetto istituzionale dovrà quindi essere in grado di recepire le istanze di una nuova realtà che potrebbe magari originare nuove ed insperate opportunità di sviluppo, ma la domanda è : le nuove circoscrizioni avranno una governance vicino alla gente? Foto: www.100news.it |