L’Aula Consiliare è ormai un luogo di prevaricazione. Con l’arroganza dei numeri e la forza di ambizioni mai sopite si è perpetrata una spartizione del potere senza adeguata valutazione delle capacità individuali. Ciò spiega il perché di assessori che non hanno consapevolezza della delega, né quali siano i veri interessi della città: questo è il quadro.
Il primo effetto del decreto legge sul il riordino delle Province deciso dal governo Monti è senz’altro quello di tracciare una riga su 150 anni di storia; infatti le province nascono nel 1859, prima della formazione del regno d’Italia.
31 capoluoghi cesseranno di essere chiamati tali, a questo i cittadini dovranno abituarsi annullando quel senso campanilistico proprio di tutti gli italiani, che fra l’altro non hanno ancora ben chiaro quali saranno le conseguenze sui rispettivi territori di appartenenza.
Per quanto tempo ancora il Comune potrà garantire la tenuta finanziaria? Non c'è dubbio che siamo messi molto male, e l'aspetto economico/finanziario è certamente il più evidente, ma è tutto il contesto che allarma.
Il giudizio su questa amministrazione che pure mi appartiene per tendenza ideologica è severo, ma il mio pessimismo è figlio della grande volontà di affrontare il “caso Terracina” con idee giuste e forti, perché non c'è più posto per mezze misure e compromessi. Quando la situazione è critica, il bon ton va messo da parte, ed occorre parlare chiaro. Guardiamoci intorno, siamo pieni di guai in tutti i settori, la città necessita di una cura da cavallo in un quadro d'insieme che rassicuri e garantisca ai cittadini una governance solida e sicura.
L'economia soffre di una situazione delicata, è vero, ma la flessione di Fondi rappresenta un primato negativo decretato sicuramente non da un destino cinico e baro, ma dall'incapacità di dare a questa città il giusto indirizzo. Il territorio è inquinato, e le attività non sono adeguatamente supportate da giuste iniziative politiche.
Dopo diciotto anni di follie disinvolte ed interessate, occorrevano persone
preparate ed autorevoli che instaurassero una stagione di serietà.
Fino a maggio 2011 è stato fin troppo facile esaurire la questione Terracina al caso Nardi, all'impronta monarchica della sua gestione.
Ma se da ieri spostiamo lo sguardo ad oggi, cosa vediamo se non una deriva tremenda? Cosa vediamo ancora se non consiglieri ed assessori tutto clientela, fumo negli occhi ed interessi personali?
Per capire cosa è oggi il nostro comprensorio, bisognerebbe scrivere una storia, sia pure in forma essenziale, delle questioni fondamentali che hanno contribuito a modellarlo. Ma, nel far ciò, si dovrebbero resuscitare almeno vent'anni di scelte, indomitamente, tacitate da una dinastia politica che per raggiungere i propri scopi, ha operato strategici schieramenti di governi locali con inganni ed intrighi ad essi legati.
(Introduzione del Nuovo libro in lavorazione "SANGUE DI PESCE 2")
Ci deve essere qualcosa nelle teste dei borghigiani e dei bucolici de La Fiora e San Silviano che li pone in stato di inferiorità verso i terracinesi della città, uno stato che genera contrapposizione e li porta ad essere sospettosi e diffidenti. Per La Fiora e San Silviano deve trattarsi di un retaggio antico risalente ai tempi del primo insediamento quando i romani li posizionarono all’esterno delle mura cittadine, mentre per i borghigiani è un discorso più recente, risalente alla bonifica mussoliniana.
Sono circa le 17 di lunedì 30 maggio, la campagna elettorale per l’elezione del 22° sindaco di Terracina può dirsi conclusa. I risultati non sono ancora definitivi ma la vittoria di Procaccini su Sciscione è ormai certa. Le prove di forza sono finite e, non si perde tempo a dare inizio alle prove di farsa.
Un manifesto funerario con l’epigrafe di Gianfranco Sciscione...
La prima puntata di "E' SUCCESSO CHE" il programma quotidiano di approfondimento politico condotto da Germano Bersani su TERRACINA TV, in onda dal lunedi al sabato alle 13.30, ovviamente su Terracina TV.